Ampia gamma di resine selezionate all’interno di un mercato in continuo sviluppo secondo standard qualitativi elevati. Le resine vengono impiegate per l'impregnazione manuale di fibre di rinforzo, per infusioni / iniezioni, per riempimenti o per colate. Si usano come matrici nella realizzazione di modelli, stampi e manufatti, distinguendosi tra le differenti tipologie per caratteristiche come le proprietà meccaniche e termiche, gli indici di ritiro, stabilità chimica e leggerezza. In commercio esistono differenti tipologie di resine come le epossidiche, quelle a base poliestere o vinilestere, le fenoliche nonché resine derivanti da incroci tra quelle elencate.
La caratteristica principale delle resine epossidiche è quella di essere considerate superiori a tutte le altre sia per resistenza meccanica sia per il grado di finitura superficiale che riescono a garantire. Le resine epossidiche hanno un odore praticamente inesistente e non contengono all’interno alcun tipo di solvente, quindi risultano essere poco aggressive nei confronti dei materiali su cui vengono applicate.
Le resine a base poliestere (iso o ortoftaliche) si distinguono invece per caratteristiche meccaniche medio / basse, una elevata rigidità, un alto potere bagnante derivante anche da un’alta presenza di solventi (stirolo) ed una spiccata tendenza tissotropica in grado di ridurre le colature in verticale. Quelle a base vinilestere derivano dalla stessa base chimica in seguito all’aggiunta di formulati di differente natura differiscono per caratteristiche meccaniche superiori rispetto a quelle a base poliestere. Entrambe le resine hanno un ingiallimento agli UV praticamente nullo e vengono normalmente catalizzate con una percentuale dell' 1-3 % di MEKP.
In commercio si possono trovare anche resine fenoliche dotate di caratteristiche simili alle precedenti differiscono per l’elevata resistenza al fuoco ed alle fiamme.